Filosofia del blog.

"Se qualcuno riesce a convincermi e dimostrarmi che la mia opinione o il mio comportamento non sono quelli giusti, li cambierò con gioia. Io, infatti, cerco la verità, che non danneggia nessuno. Al contrario danneggia se stesso chi persiste nel proprio errore e nella propria ignoranza." (Marco Aurelio, VI, 21) "Lo studente accorto ascolta volentieri chiunque; legge tutto, e non disprezza alcun libro, né presona, né dottrina. Cerca indifferentemente presso tutti ciò che vede mancare a se, e non considera la portata del suo sapere, ma quella della sua ignoranza [...]. Supererai chiunque in saggezza, se accetti di imparare da chiunque: coloro che ricevono da tutti sono più ricchi di tutti..." (Ugo da S.Vittore, Didascalion) "La lettura rende l'uomo completo, il dialogo lo rende pronto, la scrittura preciso." (Francesco Bacone) ...l'intelligenza non si perde nell'analisi, ma si esprime nella sintesi... ...nel territorio digitale non serve imporsi, ma bisogna esporsi... ...arrivare alla pace del cuore... mostrami Signore la tua via, perché nella verità io cammini, donaci un cuore semplice... insegnaci a contare i nostri giorni e giungeremo alla sapienza del cuore...inquietum est cor nostrum, donec requiescat in Te, Domine... "La verità si nasconde nelle pieghe della storia" (Pascal). Chi dimentica il passato, è costretto a riviverlo (G. Santaiana).

domenica 24 luglio 2011

Daniele - Malanima: Il prodotto delle Regioni e il divario Nord-Sud in Italia (1861-2004)

Daniele & Malanima - Il Prodotto Delle Regioni e Il Divario Nord-Sud in Italia (1861-2004)

150 ANNI: ELENA BIANCHINI BRAGLIA, dietro la retorica, spunta la verità

Elena Bianchini Braglia, studiosa e ricercatrice modenese, è una delle esponenti della nuova storiografia critica verso il Risorgimento che nell’ultimo decennio si è fatta strada tra i “custodi dell’ortodossia” idealista e marxista. Specialista della storia Estense, ha pubblicato tra l’altro “Adelgonda di Baviera, l’ultima duchessa di Modena, Reggio, Massa Carrara” (Tei, 2003) “Maria Beatrice Vittoria. Rivoluzione e Risorgimento tra Estensi e Savoia” (Tei, 2004), “O regina o Santa. Maria Beatrice d’Este, l’unica italiana sul trono d’Inghilterra spodestata per la fede” (Tei, 2005)’e “In esilio con il Duca. Storia esemplare della Brigata estense (Il Cerchio, 2007).
È direttore editoriale della rivista “Il Ducato” e presidente del Centro Studi sul Risorgimento e gli Stati preunitari. 
Lettera Napoletana le ha rivolto alcune domande sulle celebrazioni per i 150 anni e le prospettive della “battaglia di verità” su Risorgimento ed unificazione.

D- Dopo il picco mediatico del 17 marzo, le celebrazioni per i 150 anni dell’unificazione politica dell’Italia hanno perso forza e interesse. Si può tracciare un primo bilancio di queste celebrazioni, soprattutto sotto il profilo della ricerca storica e dell’approfondimento?
R- Credo che queste celebrazioni - benché non si sia potuta evitare una certa dose di retorica - si siano infine rivelate una buona opportunità per una rilettura in senso critico del risorgimento. Le celebrazioni ufficiali si sono risolte nelle solite manifestazioni, con un profilo peraltro piuttosto basso. Ed effettivamente dopo il picco del 17 marzo l'interesse si è esaurito. Questo basso profilo tenuto dalle celebrazioni ufficiali potrebbe dipendere anche dalla consapevolezza di un possibile "rovescio della medaglia" delle celebrazioni stesse: l'emergere del bisogno di verità. E infatti, come dicevo all'inizio, questa ricorrenza si è rivelata un'arma a doppio taglio per gli apologeti della retorica e una nuova insperata opportunità per coloro che portano avanti una visione critica e che finora hanno avuto poco spazio. Così da un lato abbiamo avuto le manifestazioni ufficiali, con qualche bandiera, poco pubblico,
e nessun contributo di rilievo a livello storico. Dall'altro abbiamo avuto nuove ricerche, approfondimenti, pubblicazioni, su verità finora nascoste. E questi contributi hanno certamente tratto un beneficio indiretto dall'interesse massmediatico creatosi nel 150° intorno al risorgimento....

150 ANNI: Squarci di verità sul sottosviluppo del Sud. Anche per ‘THE ECONOMIST’ risorgimento fallito

Dopo mesi della peggiore retorica celebrativa l’anniversario dei 150 anni dell’unificazione politica dell’Italia comincia a restituire squarci di verità sulla condizione dell’ex Regno delle Due Sicilie, l’attuale Sud, al momento dell’invasione.
Studi, ricerche, ed ora anche articoli di stampa che cominciano ad apparire qua e là, smentiscono radicalmente la vulgata di un Sud economicamente arretrato ancora riproposta durante queste celebrazioni da storici marxisti come Lucio Villari, del quale si ricordano le apparizioni nel programma tv “Porta a Porta” oppure crociani come Giuseppe Galasso.
Lettera Napoletana ha dato conto nel numero scorso delle ammissioni del presidente dello Svimez....