Filosofia del blog.

"Se qualcuno riesce a convincermi e dimostrarmi che la mia opinione o il mio comportamento non sono quelli giusti, li cambierò con gioia. Io, infatti, cerco la verità, che non danneggia nessuno. Al contrario danneggia se stesso chi persiste nel proprio errore e nella propria ignoranza." (Marco Aurelio, VI, 21) "Lo studente accorto ascolta volentieri chiunque; legge tutto, e non disprezza alcun libro, né presona, né dottrina. Cerca indifferentemente presso tutti ciò che vede mancare a se, e non considera la portata del suo sapere, ma quella della sua ignoranza [...]. Supererai chiunque in saggezza, se accetti di imparare da chiunque: coloro che ricevono da tutti sono più ricchi di tutti..." (Ugo da S.Vittore, Didascalion) "La lettura rende l'uomo completo, il dialogo lo rende pronto, la scrittura preciso." (Francesco Bacone) ...l'intelligenza non si perde nell'analisi, ma si esprime nella sintesi... ...nel territorio digitale non serve imporsi, ma bisogna esporsi... ...arrivare alla pace del cuore... mostrami Signore la tua via, perché nella verità io cammini, donaci un cuore semplice... insegnaci a contare i nostri giorni e giungeremo alla sapienza del cuore...inquietum est cor nostrum, donec requiescat in Te, Domine... "La verità si nasconde nelle pieghe della storia" (Pascal). Chi dimentica il passato, è costretto a riviverlo (G. Santaiana).

domenica 18 luglio 2010

Ricordare per non dimenticare - Controstoria dell'unità d'Italia 11

Nicola Zitara
Borbonico


Non più di una settimana fa, leggendo il Corriere della Sera, mi sono imbattuto per l’ennesima volta con l’aggettivo borbonico, ovviamente usato in senso dispregiativo. A usarlo non era uno qualunque, ma un pubblicista considerato un esperto sui problemi della scuola. Ciò mi ha portato a dedurre che non la parola non era stata buttata lì per ignoranza, ma probabilmente ubbidendo a un impulso denigratorio.
Infatti l’aggettivo è stato coniato più di un secolo fa non tanto in disprezzo ai Borbone, che ormai avevano perduto il regno, quanto per confezionare un alibi ideologico e culturale a copertura delle crudeltà belliche e delle malefatte politiche che i toscopadani andavano compiendo ai danni delle popolazioni meridionali. Fra i tanti significati di cui l’aggettivo è stato caricato, uno riguarda l’inefficienza e la macchinosità della pubblica amministrazione. Si tratta di un falso in piena regola. Anzi peggio: l’aggettivo attribuisce ai Borbone un noto difetto dell’amministrazione piemontese.....

lunedì 12 luglio 2010

Ricordare per non dimenticare - Controstoria dell'unità d'Italia 10

DI FRANCO CARDINI
francocardini.net/

Siamo in pieno 150° dell’Unità d’Italia, atto forse centrale, forse al contrario finale e risolutivo del processo d’unificazione nazionale e del movimento risorgimentale. Detto così, è tutto liscio. Invece, tutto appare da ripensare e da rivedere (e non cominciamo col tormentone-ricatto dei “revisionismo”: la storia, o è revisione o non è niente). Non si tratta quindi né di suonar la grancassa come vorrebbe la celebre scuola di pensiero larussiana, né di mandar tutto a carte quarantotto come vorrebbero le trote intellettuali della Brianza e del Varesotto. Proviamo a fare un discorso serio: anche se, con certi interlocutori, ciò equivale a un ossimoro.

Anzitutto, una premessa. Non mi pare si possano eludere due questioni. Prima: ripensamento serio sul cosiddetto “Risorgimento” (che cosa mai sarebbe “ri-sorto”, in particolare? Qui c’è la fondazione di un “mito” su cui si dovrebbe discutere: sul Ri-Sorgimento, di che e di che cosa, come sul Ri-Nascimento, di chi e di che cosa?). Seconda:.....